Sono nata da questa parte dell’emisfero e amo il cambio delle stagioni, mi piace questa alternanza di clima differenti, di cambiamenti nella natura, nelle colture, e anche, pensate un po’ il cambio degli armadi. Percepisco l’alternanza delle stagioni come un bisogno fisiologico del corpo e della mente.
Certo è dura abbandonare l’estate, con i suoi colori vividi e intensi, dove tutto viene velato da una colorazione lievemente aranciata , dove il tempo sembra rallentare, la luce durare a lungo, le persone sono generalmente più contente, rilassate e abbronzate, e tutto è permeato da un clima di vacanza, anche se le vacanze di solito durano massimo quindici giorni. Insomma l’estate è allegria e gioia.
8 comments
Sai mi ritrovo moltissimo nella tua dedica perché i colori d'autunno sono la tavolozza di un pittore
Dei cannoli molto golosi con due farciture che rispecchiano la dedica e la più intrigante è sicuramente quella alla zucca
Condivido l'importanza della farina e dei riposi allungati sono state le mie stesse scelte, qui forse la temperatura era più fresca ma io ho le mani calde e tendo a riscaldare molto gli impasti
Scusa la divagazione aggiungo che l'ambientazione dei cannoli è splendida ?
Un abbraccio
Splendidi!! Cannoli, farce e ambientazione!!
Condivido in pieno la tua premessa sull'autunno. Io infatti ho scritto più o meno le tue stesse motivazioni alla mia scelta della crema pasticcera alla zucca anche se poi ho utilizzato un procedimento diverso. Ma è il mood quello che conta! ? bravissima Ilaria
Appena ho visto la foto su Facebook, sono corsa a vedere cosa avevi combinato e naturalmente come sempre hai saputo stupirmi. Non solo per quelle creme fantastiche, ma la cosa che ho amato subito è la stupenda ambientazione. La spugnetta ce l'ho uguale, ma io, guarda un po', ci lavo i piatti! Complimentissimi per lo stupendo lavoro.
Trovo meraviglioso il tuo modo di descrivere le cose soffermandoti su ogni dettaglio…ogni sasso lungo il sentiero, l'ombra che esce dal cespuglio e le sfumature delle foglie secche. Ma la stessa cura la riservi anche alle tue ricette, ai passaggi, ai consigli. Come te, adoro l'autunno quando i colori scendono di intensità ma si moltiplicano le tonalità e tutto si impregna del l'odore della terra bagnata. E diciamolo pure: quando le temperature scendono sotto 20 gradi !! È ovvio che fra le due la crema che mi ha fatto innamorare è la pasticcera con la zucca e spezie…ti aspetto a Roma ragazza ?
io ora prendo un mitra.
Fai conto come vive, qui, senza stagioni, una come me. Che ODIA il caldo, sta male con l'umido, invoca l'annientamente di un fulmine ogni volta che va a fare una spesa tutta uguale, ogni giorno dell'anno. Abituata a sentire nel naso, appena sveglia, con gli occhi ancora chiusi, il mutare del clima (anche nelle ossa, ma questo è uno stramaledetto dettaglio). A centellinarsi l'autunno, il mio vero ritorno alla natura, dalla vendemmia alla castagnata, passando per gli ultimi frutti di bosco e i funghi. E gli umidi di cacciagione, i salmi, i fuochi che sobbollono, i vetri che si appannano.
E magari anch quella pasta sfoglia che qui è rigorosamente tabu e che tu hai realizzato con la tua solita perfezione. Vorrà dire che mi consolerò con le creme, mannaggia a te. Il podio, come punizione, è sufficiente? 🙂
La mia natura mi porta sulla sdraaia a conversare amabilmente con i cannoncini circa l'ultimo tuffo. Certo è che che quelle foglie, e le creme che rappresentano la stagione autunnale mi ispirano non poco. Mi hai fatto assaporare qualche aspetto positivo dell'imminente "tragedia" che sta per abbattersi su di noi. Cercherò di pensare ai tuoi cannoli quando mi assalirà lo sconforto del freddo! :-)))
Sei di una bravura imbarazzante: qui tutto è realizzato con grande maestria, con conoscenza puntuale di tutte le tecniche, con consapevolezza e mai con arroganza. Le tue scelte sono spiegate a meraviglia, sono corrette, puntuali. Il tuo post è scritto in modo delizioso , almeno quanto lo sono le tue creme e le foto bellissime: tutto questo è il concretizzarsi delle idee splendide che stanno alla base del tuo ultimo,perché non è certo il solo, capolavoro.